giovedì 13 marzo 2014

5 parole al giorno - I ruoli della pallacanestro


Individua nell'intervista ai tre Billy nordamericani il momento in cui si parla del ruolo preferito nel basket da Trent, Kiril e David.






Per la soluzione

clicca  Player positions e vai al dizionario visuale con la pronuncia. 

Fatto? Ora riguarda il video e ripeti l'esercizio precedente.

Salva le 5 parole come flashcards nel tuo programma preferito: player, position, guard, centre, forward


Ulteriori notizie sui ruoli della pallacanestro:

La guardia, l'ala e il pivot


sabato 29 giugno 2013

01. "I suoni dell'inglese della BBC" con Alex Bellem - sottotitoli in italiano

Quest' oggi Alex Bellem introduce l'importanza del sistema di simboli, i fonemi, che rappresentano l'unità minima differenziale di suono all'interno di una parola.


 

lunedì 24 giugno 2013

Esercitare il vocabolario con l'Oxford Picture Dictionary + Cosmo Trainer

Per chi ha un approccio visivo nell'apprendimento le lezioni di Meylysa sono una manna dal cielo. Permettono infatti, arricchendoli della parte sonora, di poter lavorare sul lessico con i disegni  del popolarissimo vocabolario visuale  Oxford Picture Dictionary 2nd edition (OPD) che unisce parole ad immagini.

Ideale complemento dell'OPD è poi il sito Cosmo Trainer che permette di allenarsi creando vocabolari personali e mettendoti alla prova nel ricordarli, il tutto corredato da statistiche che spingono a migliorarsi.

OPD + Cosmo Trainer - Guida all'uso:

Per potenziare l'apprendimento con l'Oxford Picture Dictionary suggerisco una volta finita la lezione  di inserire i termini in un nuovo vocabolario di Cosmo Trainer, scrivere accanto ad ogni termine la traduzione in italiano e partire con gli esercizi.

I risultati sono garantiti.





L'Oxford Pictures Dictionary (2nd edition) è disponibile su Amazon.it


sabato 22 giugno 2013

"I suoni dell'inglese" della BBC - con sottotitoli in italiano

Alex Bellem vi svela tutti i trucchi per avere una buona pronuncia in inglese, aggiunge però che l'obiettivo non è parlare come un inglese madrelingua bensì non essere fraintesi.





e qui trovate i materiali da scaricare e le lezioni per chi non ha bisogno dei sottotitoli (cliccare sul suono che volete imparare per aprire il video corrispettivo): BBC Learning English | Pronunciation Tips

A sabato 29 giugno per la prima lezione di fonetica con Alex Bellem.



venerdì 21 giugno 2013

Listening con Ted

La cosa che più avvilisce quando si sta apprendendo una nuova lingua è che alle conoscenze grammaticali, alla capacità di tradurre il testo scritto o di esprimersi oralmente non corrisponde un'abilità  altrettanto valida nel comprendere ciò una che persona madrelingua dice.
L'orecchio per lingua in effetti non è una cosa facile da ottenere, considerando anche che l'inglese ha accenti molto diversi anche quando parlato nello stesso paese. Si può comunque arrivare ad avere una buona comprensione con un ascolto quotidiano mirato, possibilmente interessante, con accento non troppo marcato e senza slang. Un'ottima base per partire sono le conferenze (talks) su
TED: Ideas worth spreading. Delle persone esperte su un determinato argomento salgono sul palco ed espongono il loro punto di vista di fronte ad una platea.




Come usare il video di Ted per migliorare la comprensione?

- Per prima cosa non bisogna avere fretta. Puoi dividerti l'allenamento in più sessioni da 2-3 minuti.

- Ascolta per 2-3 minuti quello che il relatore dice, dai una rapida occhiata ai sottotitoli in italiano e cerca di metterli in relazione con ciò che il relatore dice,  poi riascolta, stavolta una frase per volta e aiutandoti con il tasto pausa cerca di ricostruire la frase in inglese, se necessario riascoltala più volte e metti per iscritto ciò che ti sembra di capire.

 - Fatto questo passa alla frase successiva e ripeti l'esercizio, quando hai messo da parte un pò di materiale di lavoro, seleziona i sottotitoli in inglese e correggi gli eventuali errori.

Un altro esercizio da fare quando hai preso un pò di pratica è cercare di anticipare ciò che viene detto aiutandosi con la trascrizione in italiano, confrontare la propria pronuncia con quella del relatore, e infine ascoltare la parte della conferenza su cui si è lavorato senza sottotitoli, vi sembrerà di volare.

Esercizi supplementari:

- una buona idea per affinare il proprio vocabolario è appuntarsi tutte quelle espressioni, formule  che riteniamo contribuire al  successo dell'esposizione di un discorso.

giovedì 20 giugno 2013

L'esposizione alla lingua senza muoversi da casa: dal flat sharing al language exchange.






Imparare una lingua non è solo un fatto di motivazioni e studi giornalieri e a meno che non se ne stia studiando una antica l'esposizione alla lingua è fondamentale per comprenderne "l'uso".
 Ci troviamo di fronte a qualcosa  che si trasforma di continuo e in cui bisogna immergersi affinché il nostro orecchio si abitui al nuovo modo di esprimersi senza cercare continuamente un equivalente nella propria lingua. 
Occorre dunque, nei momenti che si è deciso di dedicare allo studio, cercare di pensare nella lingua che si sta apprendendo. 
La condizione ideale per fare ciò sarebbe ovviamente soggiornare periodicamente all'estero, ma non essendo una possibilità di cui tutti possono usufruire per diversi motivi, bisogna ingegnarsi a cercare altre strade. E rovesciando il detto se Maometto non va alla montagna... è la montagna che deve andare da Maometto!
Fuor di metafora per chi non può spostarsi ed è comunque determinato a imparare per bene una lingua consiglio di condividere affitto e spese con una persona madrelingua.
 Io l'ho sperimentato e i risultati ci sono stati. 
Se si è pronti per un'esperienza di scambio culturale, linguistico di questo genere e abitate a Roma consiglio:
E' un ottimo modo per cominciare, c'è una sessione degli annunci dedicata a chi cerca coabitazioni e se sei tu a voler mettere l'annuncio puoi farlo (a pagamento).
L'alternativa è Craiglist (craigslist > sites > Italy > città che interessa > case > condivisione..) che non è a pagamento ed è disponibile in varie città ma è un far west ed è frustrante per i tentativi non andati a buon fine di mettere un annuncio visibile a tutti (avevano, non so se hanno ancora, una politica molto restrittiva per la pubblicazione).
 Personalmente ritengo Wanted in Rome più affidabile perché essendo anche un sito di riferimento per gli eventi culturali pensato per persone di tutto il mondo che vivono, soggiornano, lavorano a Roma è frequentato perlopiù da insegnanti, lavoratori a progetto per grandi enti FAO, WFP ecc. 

Una buona opportunità di tenere allenata la lingua e di conoscere gente nuova è data dagli scambi linguistici (language exchange), si conosce una o più persone madrelingua interessate a imparare l'italiano e si fanno delle uscite per un aperitivo o una passeggiata dove per metà tempo si conversa nella lingua dell'uno e per l'altra metà del tempo in quella dell'altro.

Potete facilmente trovare siti che facilitano l'incontro di persone interessate, per chi è di Roma: 

Friends in Rome | Old city and new friends... Live the real Rome!  > looking for > friendship > language exchange

domenica 24 febbraio 2013

Present Perfect Simple vs Present Perfect Continuous








L'occasione per il post è data da una spiegazione fornita ad un utente sul sito della BBC sezione "Learning English" a proposito della differenza nell'uso tra Present Perfect Simple (I have done) e Present Perfect Continuous (I have been doing).

Il link è questo:
http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish/grammar/learnit/learnitv67.shtml

Vediamo cosa dice e andiamo a verificare se il metodo funziona.

Entrambi i tempi relazionano un'azione passata al presente ma ...

il Present Perfect Simple suggerisce che l'azione sia stata completata e punta l'attenzione soprattutto sui risultati.

nel Present Perfect Continuous spesso c'è l'indizio che l'azione non è stata ancora completata o si desidera enfatizzare "la durata"o il fatto che l'attività sia ancora in corso. Quindi si focalizza sull'azione più che sul risultato.

Vediamo gli esempi che riporta in italiano:

1) Ho finito (I've completed) di fare i compiti di inglese e di geografia, ma non ho ancora iniziato (I haven't started) quelli di matematica.

2) Ha viaggiato (she's travelled) per molti paesi, ma non è mai stata ( she has never been)fuori dall'Europa.


3)Hai mai provato (have you ever tried) il cibo giapponese? No, mai. Com'è?


In tutte e tre le frasi c'è la connessione fra passato e presente. Nella prima è evidente, nella seconda e nella terza sottinteso (da .. a ora).

Il focus in tutte e tre le frasi è sulle cose che si è fatto o non si è ancora fatto.

Nella prima e terza frase ci sono gli avverbi "yet" (va sempre a fine frase), "never" (nelle frasi negative) ed "ever" (nelle frasi positive e interrogative), che si accompagnano spesso al present perfect. Ce ne sono anche altri: "already", "just", "still".

E altri 2 esempi con questi avverbi:

4) Ti serve una mano in cucina nel pomeriggio? No, grazie ho già fatto tutto (I've already done it)

5) Ho appena dato da mangiare (I've just fed) al pupo ma sembra abbia fame di nuovo.

Nella 4 è sottinteso non mi serve una mano che riporta al presente.
L'attenzione è ancora una volta sui risultati, sulle azioni fatte.
Tutti present perfect simple.

Esaminiamo ora questi altri esempi:

6) Da quanto tempo stà aspettando ( have you been waiting) questo autobus (for this bus)? Stò qui in piedi (I've been standing) da più di un'ora e mezza (for over an half hour). Questi autobus non passano mai!

Qui l'attenzione è tutta sulla durata. Notare l'uso di "for" che ritroveremo anche negli esempi successivi e che insieme a "since" si accompagna molto bene al present perfect continuous.

7) Sto cercando un lavoretto estivo da due settimane oramai, ma non ne ho ancora trovato uno.

Qui l'accento della prima parte è sulla durata e sul fatto che l'attività è ancora in corso nel momento in cui si parla: il lavoretto ancora lo si stà cercando, l'autobus della 6 lo si stava ancora aspettando..
Quindi usiamo I've been looking. Nella seconda parte della 7 l'accento si sposta sul fatto che non ne ha trovato ancora uno di lavoro (da due settimane fa ad a ora) e soddisfiamo tutte le condizioni del present perfect simple (focus sul fatto, avverbio still, pass > pres, azione completata nel tempo preso in esame da.. a ora) quindi: I still haven't found one.

8) Viviamo qui a Brighton dal (since) 1980. L'anno in cui ci siamo sposati.

Il collegamento pass>pres ci dice che siamo nel campo del present perfect. Ancora ci vivono a Brighton e si vuole mettere l'accento è sugli anni che sono passati da quando ci vivono. Quindi sulla durata. We've been living.

9) Lo scrittore Tal dei tali scrive romanzi dal 1957. In circa quarant'anni ha scritto più di trenta romanzi di successo.

L'enunciato ci comunica che lo scrittore un giorno ha iniziato a scrivere libri e che li scrive tutt'ora (pass>pres) siamo nel campo del present perfect e sottolinea che è dal 1957 che li scrive, enfatizza la durata, e quindi present perfect continuous: he has been writing...since 1957). Poi nella seconda parte ci informa sul numero dei romanzi di successo che ha scritto, gli interessano i "risultati" ottenuti in 40 anni più dei 40 anni in sè. Quindi present perfect simple: he has written.


10) Ho letto 5 capitoli di questo libro oggi pomeriggio. ( E credo sia un un bel risultato)

l'intenzione di chi parla è di comunicare il risultato raggiunto con la lettura dei 5 capitoli.
I've read.



11) E' tutto il giorno che leggo questo libro. E non l'ho ancora finito.

l'accento è più sul puntualizzare che è tutto il giorno che fà una cosa, quindi sulla durata: I have been reading this book all afternoon. Mentre nella seconda parte si vuole sottolineare il fatto che non l'ha ancora finito quindi: I haven't finished it yet.


12) Chi ha mangiato la cioccolata?

Ed eccoci all'immagine in cima al post. Se la risposta è piuttosto scontata per chi è di quella generazione, per le successive ci aiuta youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=AEddaoCfURg

e dopo l'intervallo rieccoci alla traduzione.

Se l'attenzione è sul fatto che qualcuno ha mangiato la cioccolata e ora non ce n'è useremo il present perfect simple: Who's eaten my chocolate? There is none left.
Se invece è spostata sull'azione e sulla durata, da qualche tempo qualcuno la sta mangiucchiando e ce n'è rimasta poca usiamo il present perfect continuous: Who's been eating the chocolate?


Per concludere, ci sono dei verbi che sono detti "statici" che in genere non si usano coi tempi come il present perfect continuous che prediligono l'azione. Quando ci troviamo di fronte a questi verbi allergici alle forme in -ing, è preferibile usare la forma semplice del present perfect.
Eccone una lista parziale:
believe, belong, depend, hate, know, like, love, mean, need, prefer, realise, suppose, want, undestand.